La valvola antisismica di Pier Luigi Ighina
Ad ogni terremoto, cioè più o meno ogni 5-6 anni, ci si pone le stesse domande. Si poteva prevedere? Si poteva evitare che accadesse? La risposta alla prima domanda è: no, i terremoti non si possono prevedere, esistono dei segnali precursori, ma sono estremamente casuali (ci sono spesso senza che arrivi il terremoto, e possono non esserci anche se il terremoto arriva), il che li rende sostanzialmente inutili. I sismologi ci stanno lavorando, e quindi è inutile dire “ma si potrebbe guardare il radon, il comportamento degli animali, le scosse che precedono quella grossa”, sono tutte cose abbondantemente studiate e non usabili per dare un allarme. La risposta alla seconda è un attimo più complessa. Possiamo ridurre i danni procurati da un sisma con un’opera di prevenzione, di messa in sicurezza degli edifici. Ma costa. Se ne è discusso fino alla nausea in questi giorni, sicuramente in modo più competente di come possa farlo io. Ma se esistesse un metodo semplice, economico (poche mig...